lunedì 31 marzo 2008

E ora, dopo la pioggia, l'erica se ne sta lì ruvida e erta, punte di spillo confitte per terra, matassa viva che sbuca fuori dalla cotica gialla dell'erba.

Strano contrasto questo. Floscio sbiadito pelo bruno di pelliccia invernale contro il rosa rubescente di questo cuscino fiorito.

Fresco tripudio selvatico. Mite. Vivente.

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