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Quest'aria tiepida morbida di nuvole miti. Questo quieto odor di fango che a folate arriva dalla terra bagnata. Quest'erba arruffata che spunta dai sassi della breccia fra le traversine delle rotaie. Placido disordine di casa, palazzi di periferia che pure hanno l'aria abitata, biciclette incatenate ai recinti di cemento, merli e passeri che razzolano fra i sassi.
Questo è un buon posto. Non so perché, questo è un buon posto.
Forse perché viaggio piano e mi lascio portare dalle ruote rapide senza fare opposizione, senza cercare nulla né rimpiangere nulla.
Forse perché il cappuccino e la brioche nel bar erano buoni e poco cari. Forse perché questa panchina sul binario è comoda e confortevole, circonfusa da un'aria di casa.
Il mondo è la mia casa oggi. Il cielo largo con le nuvole che a tratti si diradano e si schiariscono ha un'aria di libera quiete buona.
Non so perché i treni mi piacciono tanto. Quando sono seduta su questi sedili vecchi di plastica dai colori chiassosi e guardo fuori le cose che corrono e il cielo largo nell'aria di sciroppo mite mi sento a casa. So che arriverò prima o dopo, come su un vecchio mulo sicuro che conosce la strada. Non soffro impazienza, e ogni momento mi sembra un momento regalato. Un momento in cui vivere è l'unica possibile sensata motivazione.
Mi sento a casa. Un benessere tranquillo di possesso appagato, e possesso non c'è.
E' buffo. Tutto quel che al mondo si può avere è qui. Nella vicinanza fortuita di persone che fanno la tua stessa strada e mostrano il loro modo di farla. Mucchi di bagagli sulle spalle, occhi arrossati. La stessa lenta pazienza che mi possiede. La stessa pace senza domande che fa desiderare di non far nient'altro che sedersi qui, su questa vecchia plastica, e vivere.
2 commenti:
non so perchè ma anche a me fanno una strana sensazione di piacere le stazioni ed i treni.
Carissimo Antonio,
Per me viaggiare è sempre stato un piacere. Mi piace la sensazione del movimento, indipendentemente dalla meta. Mi piace veder scorrer cose e paesaggi, mi piace la sensazione della vastità del mondo e dell'infinita possibilità delle mete.
Mi piace anche la sensazione di essere a casa che provo mentre viaggio. Non so perché, ma l'essere in quel non luogo che è un mezzo di trasporto mi fa sentire confortevole e a mio agio. Il mondo è la mia mela, finché sono su ruote o su scafo.
Ho dato un'occhiata ai tuoi blog, e li ho trovati veramente molto interessanti. Entrambi con un taglio inedito, sorprendente perfino, e allo stesso tempo governati da una logica che si rivela evidente mentre li si scorre.
Buon lavoro dunque. O dovrei dire vuon viaggio?
Fiorenza
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