Gianfranco Franchi, creatore e responsabile di Lankelot, bellissimo versatile blog che si occupa di arti e scienze, ha dedicato una intensa, penetrante recensione a "Cocci di bottiglia". Gli sono profondamente grata. La cura, la passione, l'intelligenza e la vastissima cultura che ha offerto al mio piccolo testo mi intimidiscono. Mi danno una sensazione di enorme responsabilità.
Franchi ha da poco pubblicato Pagano per le edizioni Il Foglio Letterario. Lo sto aspettando. E nell'attesa ho letto l'"Ombra della fontana", densa silloge poetica pubblicata sotto forma di e-book da Kult Virtualpress. Mi propongo di ritornarci sopra con tutta la calma e la concentrazione che questa raccolta merita. Intanto, un assaggio:
LA FORMA.
Malmesso inconcludente
manipolato spirito del niente:
la forma è corteccia,
decoro naturale.
Opera è metamorfosi;
leggenda contaminata,
sperimentazione impressa-
accudite parole, promesse.
Un ombrello di fiamme avanza
impietoso, e risoluto: riflessivo.
Sandali dialogano irrequieti,
atterriti e fragili osservano;
(seduti, in attesa)
il fuoco risparmia la terra,
difende la vita dal cielo.
LA MADRE DI MIA MADRE (il mio filo).
La madre di mia madre apparve
sedendo come Pizia nel salotto
le mani fasciate vaticinava
la morte
descrivere l'Inferno…
nascondeva liriche
nella scarsella della vestaglia,
terzine
del mio tempo e degli amori;
perso il respiro sfogliai
le sanguinose carte
i miei passi e i miei atti
addomesticati
mi parve tremassero
i suoi occhi vitrei.
1 commento:
Cara Fiorenza,
sei grande!
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