domenica 28 ottobre 2007

La miniera.


La miniera al tramonto. Quella luce di caramello sulle terre rosse. Quel colore di rosa e rosolio, quell’aria dolce che sospira e fruscia fra le falci dell’eucalipto. Il colore tenero del cielo, la casa di mattoni rossi contro il nero del ferro, il giallo dello zolfo, il bianco del gesso. Tutta quella pace e quel silenzio. Gli arbusti secchi e imbalsamati sulle balze abbandonate rosse di ossidi di ferro.
Ah dio delle miniere. Dio dell’aria dolce e azzurra. Dio delle case arrampicate intorno al porto quieto. Dio dell’acqua tenera e delle barche bianche. Dio dei cactus e degli eucalipti.

2 commenti:

Athaualpa ha detto...

esercizio di letteratura?

Fiorenza ha detto...

Buonasera estimatore di Paolo Conte. No. Pezzetti di vita.